Commissioni di Scoperto di un Conto Corrente
Commissioni di Scoperto di un Conto Corrente.
Nella lista dei costi variabili di un tradizionale conto corrente bancario, vi presentiamo in questo articolo le commissioni e gli oneri di scoperto che la banca addebita al cittadino.
Nel nostro blog abbiamo parlato molto spesso della commissione di massimo scoperto, o più in generale dello scoperto di conto, per rileggere i nostri precedenti articoli ti invitiamo a cercare nel nostro sito tramite la funzione “search” la chiave di ricerca “commissione di massimo scoperto”.
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Lo scoperto di conto è anche denominato “conto in rosso”, praticamente nel vostro c/c si verifica una situazione, come l’ ingresso di un assegno, di una cambiale oppure il calcolo di interessi e spese trimestrali per cui il conto va in negativo.
In questo caso la banca non perdona, il calcolo degli oneri dovuti allo scoperto di conto, pur essendo regolamentato dalla normativa 2009 del ministro Tremonti, è comunque un onere molto pesante per il cittadino.
Ciò perchè molto spesso le commissioni di massimo scoperto vengono calcolate su basi “anatocistiche” per il correntista e a tassi superiori al 10%.
Per questo motivo assicuratevi di essere sempre con il conto in “verde” e non in “rosso”, visto che un eventuale errore potrebbe essere letale per il vostro portafoglio!
Nel Gennaio del 2009, il parlamento dichiarava illegale la commissione di massimo scoperto.
27 Giugno 2009 – La legislazione italiana si era espressa in maniera molto chiara: nel mese di Gennaio del 2009 il Parlamento italiano aveva decretato con la suddetta legge l’illegalità della commissione di massimo scoperto nel caso il saldo del conto corrente si trova in rosso per un periodo inferiore ad almeno 30 giorni di seguito o nel caso il correntista non ha un’apertura di credito.
In ogni caso fatta la legge e trovato l’inganno,per i correntisti italiani si prevede un’ estate bollente sotto questo punto di vista e per questo fate veramente attenzione a non avere il conto corrente in rosso.
Già perchè nonostante il decreto legge fiscale, le banche hanno avuto ancora una volta la meglio, e il governo ha fatto poco (o niente) per difendere i cittadini.
Legge sulla commissione di massimo scoperto reintrodotta sotto mentite spoglie.
Abolita dal Decreto Legge n° 185 del 29 novembre scorso (quello che il governo ha denominato “Decreto Legge anticrisi”), la commissione di massimo scoperto, un vero e proprio salasso per aziende e privati è stata reintrodotta dalle banche italiane sotto mentite spoglie.
Probabilmente molti di voi hanno già ricevuto una lettera dalla vostra banca con scritto “Modifica Unilaterale delle Condizioni Economiche del contratto”: in questo modo l’istituto bancario ha reintrodotto la commissione di massimo scoperto, applicando al conto corrente delle condizioni peggiori rispetto a quelle precedenti al decreto legge anticrisi.
La norma sulla commissione di massimo scoperto.
27 Giugno 2009 – Secondo la normativa dunque l’ammontare del corrispettivo della commissione di massimo scoperto non potrà mai superare lo 0,5% per ogni trimestre, relativo alla somma dell’affidamento, a pena di nullità del contratto tra cliente e banca».
Il provvedimento, che è una mezza vittoria per le banche, sarà approvato entro due mesi, quindi le banche avranno sessanta giorni per adeguarsi e in ogni caso c’è da domandarsi se con il seguente decreto la commissione di massimo scoperto potrà essere calcolata anche per un periodo inferiore ai 30 giorni, delimitati temporalmente dal decreto legge anticrisi. Lasciamo questa risposta aperta e vi aggiorneremo in seguito su ogni nuova notizia sulla commissione di massimo scoperto.
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